“Nessun segnale elettrico potrà mai generare emozioni”

Condividiamo con i Lettori una profonda riflessione di Federico Faggin – ideatore della tecnologia MOS per la fabbricazione dei primi microprocessori, poi sviluppatore dei primi touchscreen –  dall’intervista a cura di Pier Luigi Vercesi sul Corriere della Sera del 29 Aprile 2019:

«Nel 1986 cominciai a interessarmi di intelligenza artificiale utilizzando le reti neurali. Dicevano che erano stupidaggini, fantascienza. Nel frattempo, però, dentro di me stava accadendo qualcosa. In base ai parametri sociali dominanti, avevo raggiunto tutto ciò che occorreva per essere felici. Invece ero più insoddisfatto di quando avevo cominciato. Avevo contribuito a creare macchine che, secondo la vulgata comune, prima o poi avrebbero fatto meglio dell’uomo. Ma proprio questo materialismo, secondo il quale tutto si risolve sul mercato, mi sospingeva in una profonda crisi».

Non credo che la Fisica potesse venirle in soccorso. Forse la filosofia di suo padre?

«Sbaglia. Da allora, grazie alla Fisica quantistica, ho aperto gli occhi, ho avuto come un risveglio. Con mia moglie ho creato una fondazione che si occupa della natura della “consapevolezza”. E non credo si tratti di un problema filosofico. Studiando le neuroscienze mi sono convinto che nessun segnale elettrico potrà mai generare emozioni. Quindi, al contrario di quanto sostiene la maggioranza degli scienziati, sono certo che il computer non potrà mai essere consapevole».

Cos’è la consapevolezza?

«Il mondo che osserva se stesso. La natura della consapevolezza è qualcosa di assolutamente straordinario. Ne hanno capito di più i mistici degli scienziati, ma solo perché questi ultimi hanno cominciato a pensare come macchine, e il mondo interiore controlla il comportamento esteriore. Ecco il dramma del nostro tempo: se ci convinciamo di essere macchine finiremo per diventare macchine, riducendo l’universo a formule matematiche senza senso. L’altro grande problema è quell’idea che ci ha inculcato Darwin: il più forte vince sempre e si prende tutto. Ha contribuito a svilire ogni valore di umanità».

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