Le Serate dell’Associazione 2025
É online il nuovo programma degli incontri mensili dell’Associazione: ci ritroviamo, come sempre, il secondo Martedì del mese, dalle 21.00 alle 22.30, su Zoom.
Si parte l’11 Febbraio, con un dialogo tra Samanta Stanco e Daniela Chiello su Rischi e nuove opportunità per i minori nella società digitale.
… e inoltre
Clicca per scoprire tutte le altre fantastiche proposte formative per il 2025!
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A dieci anni dalla scomparsa di Dina Vallino, un libro per ripercorrere le tracce complesse del suo lavoro, dall’Infant Observation alla Consultazione Partecipata, fino alla ripresa di Ferenczi, Klein, Winnicott e Bion.
Con uno sguardo rivolto alle estensioni e nuove declinazioni del suo modello teorico-clinico, i contributi sondano gli sviluppi della psicoanalisi degli adulti e degli adolescenti, riaffermano la dimensione centrale del gioco e del disegno nel lavoro clinico con i bambini, ed esplorano applicazioni della Consultazione Partecipata in nuovi setting di cura e istituzionali.
Muovendo dagli aspetti umanistici sottesi al pensiero di Dina Vallino, primo fra tutti la tensione poetica, il volume è dedicato alla divulgazione della sua opera e si rivolge a tutti gli operatori nel campo della salute mentale…
CON I CONTRIBUTI DI: Roberto Basile, Sara Boffito, Fiamma Buranelli, Chiara Bussolino, Cinzia Chiappini, Angela Cipriani, Barbara Friia, Roberta Gallese, Francesca Gori, Carla Italiano, Isabella Lapi, Marco Macciò, Lorenzo Rocca, Carlo Alberto Severi, Federica Stortoni, Monica Tomagnini, Manuela Trinci, Elena Trombini, Geni Valle e Barbara Valli
Scopri in libreria !
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Che cosa prova un bambino nei suoi primi mesi di vita? Questa domanda è stata al centro della riflessione psicoanalitica sul neonato e, dopo cinquant’anni di Infant observation e Infant research, la risposta deve essere ripensata. Il saggio, basato su un ricco archivio di protocolli osservativi, discute le più importanti visioni del neonato nel Novecento – Sigmund Freud, Sàndor Ferenczi, Melanie Klein, Michael Balint, Donald Winnicott, Wilfred Bion, Esther Bick – per arrivare a delinearne i problemi esistenziali.
Vincitrice Premio Gradiva Comune di Lavarone 2025
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Vincitrice Premio Gradiva Comune di Lavarone 2025 -
La stagione “tarda” della vita non coincide con un’età anagrafica, anche se può essere connotata dal presagio della fine. “Tardo” si può applicare a frutti fuori stagione, a stagioni che decollano tardive, a intuizioni e conoscenze che maturano “dopo”, al sentimento di caducità che impregna la vita. I brevi capitoli di questo libro, in uno snodarsi non sistematico, si lasciano spostare, saltare, comporre e ricomporre seguendo la propria curiosità. Come viaggiare per il mondo è un’esperienza fugace – e non c’è racconto, video o fotografia che la renda davvero – così l’autrice riesce a mostrarci soltanto sequenze di lampi, sfocati e inconclusi, volti a suggerire direzioni possibili, non a definirle, spiegarle, sistematizzarle. In questo gioco ininterrotto tra chiarezze e oscurità, tra il coraggio di procedere e la necessità di sostare, vengono a delinearsi confini, alture e pianure, di quel “continente ostico” che è l’età tarda, in cui ritrovare la memoria dell’essenziale.
Il libro di Manuela Trinci è tante cose.
È la testimonianza viva di una avventura umana e scientifica nel mondo della sofferenza dei bambini ammalati. È una dichiarazione di amore e di riconoscenza verso maestri e colleghi, ma anche artisti, letterati e poeti. Ed è - anche se non lo dice - un autorevole modello di ciò che si può fare affinché la malattia possa limitare la condizione traumatica della paura, del dolore fisico, dello sradicamento dalle consuetudini della vita familiare.
Dall’Introduzione di Simona Argentieri